1) Da dove deriva il termine “piadina”?
ll termine piadina è un diminutivo di piada e significa “piatto lungo, teglia” dal greco pláthanon.
2) Quando fu fatta la prima piadina?
La piadina nasce in Romagna intorno al 1200 avanti Cristo, prima dell’Impero Romano. I primi “piadinari” furono probabilmente gli Etruschi, famosi per l’utilizzo dei cereali e della preparazione di “farinate”. Nonostante l’avvento dei primi pani lievitati, le piade azzime cotte sotto la cenere rimasero pietanza gradita ai Romani. Risale invece al 1371 dopo Cristo il primo documento storico conosciuto che parla della “Piada”. Il termine si trova infatti all’interno della descrizione della Romagna compilata dal Cardinale Angelico.
3) Quando divenne famosa a livello internazionale?
Negli anni ’40 e ’50, quando la Romagna divenne meta turistica per tutti gli italiani e per molti stranieri e la piadina venne identificata come simbolo delle vacanze al mare in Riviera.
4) Qual è la vera e unica ricetta tradizionale della piadina romagnola
Impastare 500 g di farina con 300 g di strutto (o olio extra-vergine d’oliva), sale, un pizzico di bicarbonato di sodio e tanta acqua tiepida quanta ne occorre per ottenere un impasto piuttosto duro. Stendetelo in cerchi dello spessore di circa 1/2 cm e del diametro di 15 cm. Cuocere le piadine sul testo o in padella, rigirandole spesso e punzecchiandone la superficie con le punte di una forchetta.
Si mangia spaccata a metà, farcita di formaggio tenero, salumi, salsiccia o fette rosolate di pancetta. La buona piadina fatta in casa è sempre accompagnata da abbondante Sangiovese di Romagna.
5) Esiste una “certificazione” per la piadina?
Sì, la piadina è un prodotto che vanta il marchio IGP, Indicazione Geografica Protetta. Esiste un Consorzio di Tutela con sede a Rimini, che custodisce il disciplinare della vera piadina IGP http://www.consorziopiadinaromagnola.it/wp-content/uploads/2018/09/Disciplinare_piadina_romagnola_4.11.2014.pdf